Si muoveva nervosamente, apriva uno sportello poi lo richiudeva sbattendolo, sembrava cercare qualcosa, apriva un cassetto ci frugava dentro estraeva un tovagliolo una forchetta, li ributtava dentro ed intanto parlava:

” E non è la prima volta che te lo dico, anzi te l’avrò detto un milione di volte ma tu no! Non ci arrivi e lo sai che sgobbo come una negra a tenere in ordine sta casa,e tua madre che sbava dappertutto e mi tocca lavarla imboccarla, e cosa pretendi che badi anche a te ? E io corri di qua corri di la, un po di rispetto cazzo, chiedo solo un po di rispetto e torno a casa con le borse e tu, la sul divano, in poltrona con quella canottiera da schifo, cenere di sigaretta dappertutto, neanche ti alzi per aiutarmi neanche un ciao cane! E la sera poi pretenderesti che…..No qua bisogna cambiare e subito o io vado fuori di testa, non ho un minuto per me.”

Continuava a girare per la stanza spolverando un mobile spostando le sedie sempre con gran fracasso. Ma il tono di voce non era isterico anzi pacato come dovesse spiegare ad un bambino come si fanno i compiti. Ad un certo punto prese la bottiglia dell’acqua minerale e bevve a lungo poi si asciugò la bocca col dorso della mano Ma da adesso tutto sarà diverso, sono così stanca! Sembrava stesse per piangere invece si mise a ridere piano piano una specie di singhiozzo e di nuovo prese a spostarsi velocemente per la stanza, sbatté i cuscini del divano ne lisciò la fodera sistemando i cuscini prima in un senso poi in un altro si allontanò un po per guardare l’effetto e li risistemò; adesso andava bene.

L’uomo piegato in due sulla poltrona non l’ ascoltava, il manico di legno che gli spuntava dalla schiena gli rendeva difficile seguire le parole della donna. Un ultima bolla di saliva gli scoppio dalla bocca spruzzando attorno minuscoli spruzzi rosa sul tappeto.

“Allora lo fai apposta io pulisco e tu sporchi! Basta me ne vado!”

Prese le chiavi della macchina, apri la porta e se la chiuse alle spalle sbattendola.

In un angolo della stanza l’anziana signora in sedia a rotelle, aveva gli occhi sbarrati dal terrore